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e quindi siamo arrivati all'ultimo abbraccio, al fatti sentire ogni tanto e non pensavo mi facesse così male. Ormai mi ero abituato a vederti e considerarti uno di noi, quello che non vorresti sposasse tua figlia ma che in trincea sai che è al tuo fianco. Dal tuo arrivo sei stato croce e delizia, grandissimo entisiasmo per il nome ma tra le mattane del lenone che ha come procuratore e disgrazie varie sei sempre rimasto sul filo della freccia di Cupido, poteva penetrare ma rimaneva pendi pendi. In campo correvi...correvi sempre e ovunque ma il problema è che non capivo perchè e dove. Ma lo facevi e questo esaltava le folle che vedevano in te un riscatto mai avvenuto.
Non ti rimpiangerò più di tanto a livello tecnico ma lo farò a livello emotivo, eri quel gabinetto emotivo su cui sfogare le mie ire ma allo stesso tempo apprezzavo quel matto gusto di buttare il cuore oltre l'ostacolo. Perchè se non è il cervello o il piede a renderti grande lo è stato il cuore, quello che abbiamo condiviso e che al di la di tutto è sempre stato presente. Mai una stilla di sudore risparmiata, mai una lotta in meno, in A e in B con noi, discese e risalite fianco a fianco.
Il rispetto ti è dovuto e pure la riconoscenza in un mondo che disconosce questa parola. Passa quando vuoi Naithan, la porta per te è sempre aperta e il bicchiere pieno
Vaya con Dios amigo
Non ti rimpiangerò più di tanto a livello tecnico ma lo farò a livello emotivo, eri quel gabinetto emotivo su cui sfogare le mie ire ma allo stesso tempo apprezzavo quel matto gusto di buttare il cuore oltre l'ostacolo. Perchè se non è il cervello o il piede a renderti grande lo è stato il cuore, quello che abbiamo condiviso e che al di la di tutto è sempre stato presente. Mai una stilla di sudore risparmiata, mai una lotta in meno, in A e in B con noi, discese e risalite fianco a fianco.
Il rispetto ti è dovuto e pure la riconoscenza in un mondo che disconosce questa parola. Passa quando vuoi Naithan, la porta per te è sempre aperta e il bicchiere pieno
Vaya con Dios amigo