Finalmente comprendo meglio la nebulosa del doping o meglio, dell'anti-doping.
Sono partito dal libro di Alex Schwazer "Dopo il traguardo" e poi ho recuperato quello pubblicato qualche mese prima da Sandro Donati "I signori del doping".
Se quello di A.S. potrebbe sembrare vagamente giustificatorio quello di Donati è un caterpillar su WADA e IAAF (attuale World Athletics) ma anche su CONI, FIDAL etc. Ci sono passaggi che se non fossero dimostrabili sarebbero da impiccagione in pubblica piazza. I procedimenti giudiziari di riferimento, l'esperienza decennale in solitaria nella battaglia contro il doping danno alla testimonianza di Donati enorme peso specifico.
E' difficile sintetizzare quello che riporta con una scrittura scorrevole che evita i tecnicismi senza banalizzare e rende comprensibili i criteri che stanno dietro i parametri e, sopratutto, le scelte investigative di un apparato transnazionale che definire sputtanato è essere teneri. Si configura l'associazione a delinquere, già sanzionata da condanne (carcere!) dei vertici, e una ignavia diffusa che lascia sconcertati. E tanta manipolazione, sfacciata oltre il limite della decenza.
La ratio del libro di Donati è la denuncia della zona franca concessa a soggetti che si ergono a giudici senza dover rispondere, se non quando la melma arriva alla bocca, alla magistratura ordinaria di qualsivoglia paese. Il loro potere era e resta enorme.
"Mostrare i muscoli con i deboli e fare i politici con i forti", questo pressapoco lo slogan operativo di WADA.
Nel mondo FIFA-UEFA sarà diverso? Non credo proprio, anzi: ZERO. Le cifre che ballano nel mondo dell'atletica sono infinitamente più basse, il valore geopolitico, olimpiadi a parte, è decisamente inferiore. Se per tali importi si è arrivati all'estorsione, all'intimidazione fisica, al basso ricatto, non oso immaginare cosa possa succedere quando le cifre siano mostruosamente superiori. Con buona pace di Zeman che, bonta sua, mi sa che non ci ha proprio capito un cazzo. Fare l'anima pura per poi citare i dati WADA per criticare il sistema sportivo italiano significa che se non c'è omissione, c'è autoinganno.
Alex Schwazer - DOPO IL TRAGUARDO (2021)
Alessandro Donati - I SIGNORI DEL DOPING. IL SISTEMA SPORTIVO CORROTTO CONTRO ALEX SCHWAZER (2021)