05-01-2021, 13:41
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Valutazione discussione:
05-01-2021, 14:38
(05-01-2021, 13:41)Tuco Ha scritto:(05-01-2021, 08:47)Bruvura Ha scritto: Quando ci fai la recensione de " L'esorciccio" ?
Dai...ha scritto un ottima recensione, capisce molto di più di cinema che di calcio.
Mica ho detto il contrario, normalmente non leggo critiche perché non mi interessano, però sarebbe interessante una recensione fuori dagli schemi
06-01-2021, 09:25
(05-01-2021, 13:41)Tuco Ha scritto:Grazie Tuco. In verità in fatto di cinema ho tutto da imparare. Per quanto riguarda il calcio...beh nessuno come me al mondo.(05-01-2021, 08:47)Bruvura Ha scritto: Quando ci fai la recensione de " L'esorciccio" ?
Dai...ha scritto un ottima recensione, capisce molto di più di cinema che di calcio.
08-01-2021, 07:36
"Nomadland" (2020) di Chloe Zhao.
Film vincitore del Leone d'Oro all'ultimo festival di Venezia, con tanto di polemiche soprattutto da parte di giornalisti e operatori nostrani. In verità, a mio parere, il film merita tutto il premio ottenuto, anche perchè non mi sembra che la concorrenza presentasse opere superiori. E' la storia di Fem la quale avendo perso marito e lavoro, decide di girare gli States con un furgone adattato a camper, vivendo grazie a lavori temporanei soprattutto presso Amazon. Il film documenta coloro che decidono di vivere da nomadi, senza costrizioni e comunque in maniera dignitosa, imparando a cavarsela da soli, grazie anche alla rete che col tempo hanno creato e quindi sono anche molto organizzati; tutto ciò permette loro di rimanere a contatto con la natura che riscoprono spostandosi da una zona all'altra negli immensi spazi che il territorio statunitense permette. L'interpretazione di una super convincente Frances McDormand, che sembra nata per la parte, le suggestive musiche di Ludovico Einaudi che con il suo pianoforte tesse il miglior accompagnamento possibile per le desolate praterie a stelle e strisce e che solo quando Fem arriva sulla costa con il mare in tempesta si lascia andare a un'intensità maggiore, arricchiscono una pellicola di per sé già interessante.
Nomadland ***
https://www.goojara.to/m6Mql8
Film vincitore del Leone d'Oro all'ultimo festival di Venezia, con tanto di polemiche soprattutto da parte di giornalisti e operatori nostrani. In verità, a mio parere, il film merita tutto il premio ottenuto, anche perchè non mi sembra che la concorrenza presentasse opere superiori. E' la storia di Fem la quale avendo perso marito e lavoro, decide di girare gli States con un furgone adattato a camper, vivendo grazie a lavori temporanei soprattutto presso Amazon. Il film documenta coloro che decidono di vivere da nomadi, senza costrizioni e comunque in maniera dignitosa, imparando a cavarsela da soli, grazie anche alla rete che col tempo hanno creato e quindi sono anche molto organizzati; tutto ciò permette loro di rimanere a contatto con la natura che riscoprono spostandosi da una zona all'altra negli immensi spazi che il territorio statunitense permette. L'interpretazione di una super convincente Frances McDormand, che sembra nata per la parte, le suggestive musiche di Ludovico Einaudi che con il suo pianoforte tesse il miglior accompagnamento possibile per le desolate praterie a stelle e strisce e che solo quando Fem arriva sulla costa con il mare in tempesta si lascia andare a un'intensità maggiore, arricchiscono una pellicola di per sé già interessante.
Nomadland ***
https://www.goojara.to/m6Mql8
08-01-2021, 09:24
Credo che Frances sia la più brava attrice vivente.
15-01-2021, 08:30
"Pieces of a woman" (2020) di Kornél Mundruczó.
Altro film proveniente da Venezia dove l'attrice protagonista, Vanessa Kirby, si è aggiudicata la Coppa Volpi. E' il dramma di una donna che perde la bimba appena nata dopo un parto complicato anche perchè effettuato in casa; oltre a questa immane tragedia la protagonista deve affrontare il processo della ostetrica, sapendo che non ha alcuna colpa e soprattutto il giudizio della madre contraria a un parto domestico. In verità quello della madre è un attacco che parte da lontano e che trova sfogo nella morte della nipotina. Ottima la regia dell'ungherese Mundruczo, soprattutto per la lunghissima scena del parto svoltasi in piano sequenza e poi quella continua ricerca del dettaglio attraverso primi piani dei visi, di parti del corpo e oggetti vari. Però è la recitazione della Kirby, in odore di nomination al pari di Kate Winslet e Frances McDormand, e quella di Ellen Burstyn a convincere maggiormente.
Pieces of a woman ***
Altro film proveniente da Venezia dove l'attrice protagonista, Vanessa Kirby, si è aggiudicata la Coppa Volpi. E' il dramma di una donna che perde la bimba appena nata dopo un parto complicato anche perchè effettuato in casa; oltre a questa immane tragedia la protagonista deve affrontare il processo della ostetrica, sapendo che non ha alcuna colpa e soprattutto il giudizio della madre contraria a un parto domestico. In verità quello della madre è un attacco che parte da lontano e che trova sfogo nella morte della nipotina. Ottima la regia dell'ungherese Mundruczo, soprattutto per la lunghissima scena del parto svoltasi in piano sequenza e poi quella continua ricerca del dettaglio attraverso primi piani dei visi, di parti del corpo e oggetti vari. Però è la recitazione della Kirby, in odore di nomination al pari di Kate Winslet e Frances McDormand, e quella di Ellen Burstyn a convincere maggiormente.
Pieces of a woman ***
18-01-2021, 18:11
"Ema" (2019) di Pablo Larrain
Ema e il marito hanno adottato un bambino, di nome Polo, con un lato problematico e la coppia alle prime difficoltà lo riporta all'orfanotrofio. E' l'inizio del film, e subito dopo la coppia si separa anche perchè, si scopre, l'uomo è sterile e lei non vuole stare con un uomo che non può darle un figlio. Ema inoltre è una ballerina ed essendo molto socievole frequenta varie persone dimostrando una predisposizione naturale nella seduzione di uomini e donne senza differenza; inizia diverse storie intrecciate senza che si riesca a comprendere quale per lei sia quella importante. Si intuisce che ha un vuoto interiore che la porta a lasciarsi andare come se non riuscisse a trovare la retta via. Che si ripresenta quando casualmente rincontra Polo.
Ema è un film coraggioso, nei temi trattati - anche se non da mai l'impressione di voler scavare in profondità -, e nella regia. Personalmente non l'ho trovato completamente riuscito come i precedenti di Larrain, forse perchè ad esempio "Jackie" e "Neruda" erano entrambi ambientati nel passato. Questo è dei giorni nostri e racconta la vita di giovani cileni di oggi e magari col tempo lo giudicherò diversamente.
Ema **
Ema e il marito hanno adottato un bambino, di nome Polo, con un lato problematico e la coppia alle prime difficoltà lo riporta all'orfanotrofio. E' l'inizio del film, e subito dopo la coppia si separa anche perchè, si scopre, l'uomo è sterile e lei non vuole stare con un uomo che non può darle un figlio. Ema inoltre è una ballerina ed essendo molto socievole frequenta varie persone dimostrando una predisposizione naturale nella seduzione di uomini e donne senza differenza; inizia diverse storie intrecciate senza che si riesca a comprendere quale per lei sia quella importante. Si intuisce che ha un vuoto interiore che la porta a lasciarsi andare come se non riuscisse a trovare la retta via. Che si ripresenta quando casualmente rincontra Polo.
Ema è un film coraggioso, nei temi trattati - anche se non da mai l'impressione di voler scavare in profondità -, e nella regia. Personalmente non l'ho trovato completamente riuscito come i precedenti di Larrain, forse perchè ad esempio "Jackie" e "Neruda" erano entrambi ambientati nel passato. Questo è dei giorni nostri e racconta la vita di giovani cileni di oggi e magari col tempo lo giudicherò diversamente.
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